Giovanna, il giallo dei farmaci Cartella clinica in bianco

19 giugno 2014

Sono trascorsi quasi tre mesi dalla morte di Giovanna Fatello e l’inchiesta ha accertato che la bambina aveva un cuore sano. Tracce di Propofol, anestetico solitamente utilizzato con gli adulti, meno con i bambini, sono state isolate dall’ematologo ma, a meno di riscontrare una somministrazione in dosi massicce, sembra escluso che, da solo, possa aver contribuito a fermare il cuore della piccola («Si può usare ma ovviamente occorre un monitoraggio continuo in sala operatoria» dice Marina Sammartino, anestesista pediatrica del Gemelli).


Giovedì è previsto un nuovo interrogatorio di uno dei medici indagati. Al centro dell’attenzione degli investigatori c’è la cartella clinica che non descrive oltre due ore di attività in sala operatoria. Un lasso di tempo tutto da approfondire (fra le 10,15 circa, ora in cui si rese necessario tentare la rianimazione di Giovanna, e le 13) quando fu dichiarato il decesso. Nella cartella clinica figurano, secondo i pm, evidenti omissioni.

Le caselle che, da protocolli internazionali, dovrebbero documentare l’anestesia, minuto per minuto, appaiono intatte. Vuote. Lasciate in bianco. Perché? E’ agli atti che l’anestesista Pierfrancesco Dauri uscì dalla sala operatoria. La principale pista investigativa continua ad essere quella dell’emorragia.

Pista negata (anche pubblicamente) dai vertici di Villa Mafalda e dal professor Dauri, che parlano di tragica fatalità, ma avvalorata da altri elementi: il tasso di emoglobina sceso da 12 a 6 punti e il fax con una richiesta di tre sacche di sangue partita da Villa Mafalda e diretta al Policlinico Umberto I.

L’ipotesi è quella di un distacco della cannula dell’anestesia del quale gli operatori non si sarebbero accorti, se non troppo tardi. E’ anche a verbale che il chirurgo, Giuseppe Magliulo, uscì sconvolto dalla sala operatoria. Un riscontro su questa ipotesi è fornito anche dalla consulenza commissionata dal pm Mario Ardigò a un esperto ematologo. Quanto alla verifiche ministeriali, anche gli ispettori inviati da Beatrice Lorenzin hanno constatato una scarsa collaborazione dei vertici di Villa Mafalda. La loro relazione sarà depositata a breve ….

 

Fonte: Corriere della Sera